NEL FUTURO DEL FLOROVIVAISMO:
sensori, packaging ecocompatibile e logistica mutuata dell’ortofrutta
Nell’ambito della ‘Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale di Regione Toscana’,
presentato In.Tra.Viva, il progetto che mette insieme università, enti di ricerca, aziende e rete Coldiretti: sul piatto 363 mila euro di investimenti in innovazione
Migliorare la logistica per valorizzare l’eccellenza qualitativa delle piante pistoiesi. Il progetto In.Tra.Viva, che è stato presentato oggi a Firenze nell’ambito della ‘Settimana dell’innovazione nello sviluppo rurale di Regione Toscana’, mette sul piatto 363 mila euro di investimenti (324 mila euro il contributo Ue). Aziende vivaistiche, enti di ricerca, università compongono il Gruppo Operativo che curerà le attività, con capofila Impresa Verde Pistoia (società di Coldiretti Pistoia).
“Il settore vivaistico vende e consegna i propri prodotti in tutto il mondo –spiega Simone Ciampoli, direttore di Coldiretti Pistoia-. Di conseguenza assume particolare rilevanza concorrenziale la puntualità delle consegne ed il mantenimento dello stato vegetativo ottimale delle piante durante i trasferimenti, che possono essere anche molto lunghi”.
In.Tra.Viva ha l’obiettivo di creare valore aggiunto per il settore regionale delle piante ornamentali, tramite l’introduzione di Innovazioni tecnologiche e di processo nella fase post produzione di confezionamento e Trasporto dei prodotti Vivaistici.
Al fine di ridurre lo stress che le piante subiscono durante il trasporto “In.Tra.Viva sperimenterà nel florovivaismo –continua Ciampoli- tecnologie e modalità organizzative mutuate dalla logistica di altri comparti (in particolare nelle filiere agro-alimentari)”. In.Tra.Viva allestirà trasporti simulati a breve, medio e lungo raggio utilizzando un container a temperatura e umidità controllata da caricare con le varietà di piante più frequentemente trasportate. Inoltre, saranno inseriti nel container, in abbinamento a piante campione, di micro sensori, innovativi per il settore vivaistico, capaci di rilevare i processi di alterazione che interessano le piante durante il trasporto simulato.
E poi, si verificheranno le potenzialità di un imballo (realizzato con materiale eco-compatibile) che consenta di tutelare l’integrità della pianta durante il trasporto e che sia un efficace veicolo promo-pubblicitario. In altre parole, si tratta di verificare cosa offra il mondo del packaging da riadattare ed utilizzare per il confezionamento delle piante.
A In.Tra.Viva partecipano 11 soggetti: Università degli Studi di Milano, Università degli studi della Tuscia, Università di Pisa, Scuola superiore Santa Anna di Pisa, Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea), e poi il Centro di assistenza imprese di Coldiretti Toscana, le aziende agricole Giorgio Tesi Vivai Sas, Società agricola Romiti Vivai, Società agricola G e G Baldetti SS e Floramiata srl. Capofila del Gruppo Operativo è Impresa verde Pistoia, società di Coldiretti Pistoia.